Vittorio de Sica, 1970

Guarda l’inizio del film e aggiungi le parole che mancano.

-C’è ________________________?
-Sta a vedere che è stato tutto uno scherzo! Micol ne è capace, eccome!
-Ma a te chi ti ________________________________, Alberto o Micol?
-Micol!
-Ma che scherzi ________________________ però!
-Ma no, scherzavo. Ma cosa credi? E` gente educata sai, molto ______________________
-Educati sì, ma qui non si vede nessuno… _________________ nessuno?
-Eccomi! ______________________
-Oh!
-Facciamo una gara a chi arriva ________________________?
-Oh, non mi lasciate sola eh!
-Dai dai! Spingi sui pedali, dai! Spingi!
-Arrivano!
-Tenere tanta gente per tanto tempo fuori dal portone… Credevo fossero partiti!
-Impossibile! I Finzi Contini non ________________________ mai il loro regno.
-Credo che la villa sia lontana dall’ingresso, ecco perché ci mettono tanto.
-E questo da _________________ viene?
-Si accomodino!
-Oh, ci accomodiamo, ci accomodiamo.

 

Rispondi alle domande:

1. Dove siamo?
2. In che anni?
3. Chi era al governo in Italia in quegli anni?
4. Quanti anni hanno i ragazzi?
5. Perché sono vestiti di bianco?
6. Perché vanno in bicicletta?
7. Cosa vogliono fare?
8. Chi li ha invitati?
9. Chi arriva dall’interno del giardino?
10. Possiamo vedere il giardino?
11. Pensi che il giardino sia grande?

Il giardino dei Finzi-Contini è un film del 1970 diretto da Vittorio De Sica, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani.

La storia ha inizio nel 1938, a Ferrara, dove l’aristocratica famiglia ebrea dei Finzi Contini passa i giorni in compagnia dei pochi ospiti ammessi nel suo parco. Qui, mentre l’Italia si prepara alla guerra, il giovane Giorgio (Lino Capolicchio), figlio di modesti commercianti ebrei, cerca di farsi notare dalla bella e misteriosa Micol (Dominique Sanda), compagna d’infanzia e figlia del ricco professor Finzi Contini.

Dal 1938, a causa delle leggi razziali, a tutti gli ebrei è proibito frequentare le scuole pubbliche, celebrare matrimoni misti, assumere domestici ed entrare nelle biblioteche.

I ragazzi ebrei di Ferrara non possono più andare al Club del Tennis; per questo Micol e suo fratello Alberto invitano i loro amici nella loro grande villa, circondata da un giardino meraviglioso, per trascorrere il tempo tra conversazioni e partite a tennis.

Il protagonista, Giorgio, è ormai alle soglie della laurea, si lega di amicizia in particolare con Micòl , e a un certo punto si accorge di essere innamorato di lei. Anche Micol deve laurearsi; forse per questo motivo, ma anche per sfuggire alle sue premure, parte per Venezia dove si ferma a lungo. Giorgio allora stringe amicizia con Alberto (che è un ragazzo debole, sempre un po’ malato) e un suo amico, Giampiero Malnate, ingegnere, milanese e comunista, con cui discute di politica; entra anche nelle simpatie del padre, il professore Ermanno Finzi Contini che lo invita a utilizzare la ricca biblioteca di famiglia per terminare la sua tesi.

Il film è ricco di riferimenti storici come la propaganda nazista durante i film proiettati al cinema, il discorso del Duce alla popolazione in occasione della dichiarazione di guerra e l’ascolto di radio Londra, da parte del padre di Giorgio, al momento dell’assedio di Stalingrado.

Nel solare giardino di Casa Finzi Contini, dove i ragazzi si riuniscono per chiacchierare e giocare le loro partite di tennis, si intrecciano storie ed amicizie, quasi come in un rifugio senza tempo, un’incantevole, fragile isola di salvezza. In questa realtà cristallizzata dalla spensieratezza, al riparo dalla rovina del mondo, la guerra entra bruscamente nella vita di Giorgio ed in quella dei suoi cari, rovesciando le priorità e svuotando ogni altra frivola preoccupazione dei suoi contenuti.
De Sica – come Bassani – non vuol fare un film sentimentale, anche se la cornice racconta le vicissitudini di un amore. Il suo tentativo è quello di descrivere – narrando una piccola storia – il dramma della guerra e la vergogna delle leggi razziali con la successiva deportazione degli ebrei.

Guardiamo la parte in cui la famiglia di Giorgio apprende dell’introduzione in Italia delle leggi razziali.
La madre: Che dice, non ho gli occhiali.
Il Padre: Dice che gli ebrei …
Il padre passa al francese per spiegare alla madre che la domestica, che è di razza ariana, no potrà più lavorare per loro

1. Perché il padre parla in francese?
2. Quali sono le proibizioni per gli ebrei?
3. Il padre cerca di vedere la situazione in maniera ottimistica perché è iscritto al partito fascista e ritiene che Mussolini sia migliore di Hitler. Pensi che continuerà a mantenere le sue convinzioni?

IL FILM

Leggi queste citazioni e momenti successivi del film, e commentali

– Su cosa hai preso la tesi?
– Su Emily Dickinson. Sai, quella poetessa americana dell’Ottocento: una donna terribile! Una vecchia zitella come me…
(Giorgio e Micol)

Ogni volta che sono uscito, mi sono sentito spiato, invidiato
Penso che mi manca la gioia di vivere, ma chi me la può dare?
(Alberto a Giampiero)

Il maggiordomo parla in dialetto locale.

Flashback a dieci anni prima quando Micol invita Giorgio ad entrare nel suo giardino. Ma Giorgio ci entrerà solo dieci anni più tardi, nel 1938, dopo le leggi razziali li ebrei sono stati espulsi dal circolo del tennis, allora i Finzi Contini li invitano a giocare nel giardino della loro grande villa.

1938: Il giornale letto dal padre:
– Dice che da oggi i matrimoni misti sono proibiti, e che i nostri figli sono esclusi da tutte le scuole statali.

Padre e Giorgio
-Niente matrimoni misti … niente nomi sul libro del telefono, niente scuole – e questo sì, ammetto, è grave- niente servizio militare, niente annunci funebri sul giornale, e adesso niente donne di servizio.

– Ho idea che lei in fondo in fondo non sia mica tanto portata per gli uomini
– Sì è vero, comunque per lei sicuramente no.
– Cos’è che non le piace in me? Che sia tanto amico di suo fratello?
– Anzitutto lei è troppo sincero e quindi, come dire…
– Maleducato
– Precisamente [raccoglie una palla]. Secondo troppo lombardo, comunista, e per finire … troppo peloso.

Nella rimessa:
– Da bambini si è sempre un po’ prigionieri dei grandi. Insomma, ecco, a me piace sentirmi donna. E tu preferiresti essere ancora bambino?
– No questo no, ma…
– Quanti “ma”!

Giorgio è espulso dalla biblioteca comunale e va a studiare nella biblioteca dei Finzi Contini.

Flashback: Micol e Alberto vengono a fare gli esami alla scuola pubblica di Giorgio, da privatisti.

Telefonata tra Micol a Venezia e Alberto, che è a casa, ammalato.

Il figlio maggiore dei Bassani, Ernesto, parte per la Francia, dove va a studiare a Grenoble.

Passover dai Bassani. Cantano una canzone tradizionale: “Uno è il Dio che in cielo sta.”
Telefonano ma non parlano. Una forma di disturbo. Poi chiama Alberto; sollievo della famiglia.
C’è una sorpresa. Giorgio corre in bicicletta dai Finzi Contini.
E` tornata Micol. Giorgio la bacia ma lei resta fredda.
Si è laureata.
Anche i Finzi Contini festeggiano.
Fanno una seduta con un bicchiere, portato da Micol da Venezia, che predice il futuro.

– Primo gli abbiamo chiesto se io mi laureerò e ha detto di no. Secondo, se Micol si sposerà, ma lui … non si è capito bene. Terzo, ha detto che ci sarà la guerra.

Giorgio va a trovare Micol in camera con l’influenza.
– Mi dispiace darti un dolore … stava nascendo qualcosa di falso, di sbagliato, molto pericoloso. … No, non è possibile.
Cerca di baciarla.
– Alzati per favore, così non posso respirare.
Entra Jor, l’alano. Telefona qualcuno e Micol risponde sorridente.
– E` meglio che non vieni più qui, molto meglio per tutti e due, credimi. … Addio.

Il padre di Giorgio va a parlargli in camera, lo invita ad andare dal fratello in Francia.
A Grenoble Giorgio incontra un profugo tedesco socialista, che viene dal campo di concentramento di Dachau, con il tatuaggio sul braccio.
– Che cos’è questo numero?
[…] incidono un numero sulla carne
– Io ne sono uscito vivo perché sono un vigliacco, ho dichiarato di essere diventato un nazista.

Giorgio non accetta di restare in Francia, torna a Ferrara e va a guardare da lontano i Finzi Contini che giocano a tennis.

Giorgio va a trovare Giampiero.
– Preferisci il casino oppure il cinema?
Guardano un film di propaganda nazista. Giorgio litiga con altri spettatori.
Vanno alle giostre.

Giorgio torna da Micol.

– Ti amo. Non mi è mai successa una cosa così, e sento che non mi accadrà mai più nella vita.
– Ma sono io, sono io che non ti amo! L’amore è roba [una cosa] per gente decisa a sopraffarsi a vicenda, ma noi come noi siamo, simili in tutto, come due gocce d’acqua, potremmo mai sopraffarci, io e te, noi due, sbranarci? No, fare l’amore con te sarebbe come farlo con un fratello.
Io e te non siamo della gente normale.
Tra noi due più che il possesso delle cose quello che conta è -come dire- il ricordarsi delle cose, la memoria delle cose. Non è così?
– E chi lo sa? Forse è più semplice. Forse non ti piaccio fisicamente. […] A meno che non ci sia di mezzo qualcun altro […]
Cos’altro potrei dirti Micol? Non sono nemmeno riuscito a persuaderti a lasciarti amare da me. Vedi come valgo poco? Se ti succederà qualche cosa, la colpa sarà mia.
Non verrò mai più. Non verrò mai più in questo giardino!

Tutti in piazza a sentire il discorso del duce. Festeggiano l’entrata in guerra dell’Italia.
Giorgio scappa in casa.

Malnate è stato chiamato per andare in guerra.
Giorgio gli parla del suo amore per Micol, gli dice che l’ha baciata, ma una volta sola.

Alberto è tormentato, sta male, si mette la vestaglia bianca e dalla finestra vede Micol che corre in camicia da notte nel giardino. Giorgio fuori dal giardino vede la bici di Malnate e scavalca il muro. Vede Micol e Giampiero, nudi. Micol lo vede e accende la luce, lo guarda intensamente, con un’aria determinata e triste.

Il padre ascolta radio Londra. I tedeschi sono arrivati a Mosca.

– Come vanno adesso i tuoi rapporti con Micol? Scusa sai se mi permetto di chiedertelo. Sia io che tua madre ci siamo accorti benissimo.

– Peggio di così non potrebbero andare! Anzi, e finita.
Sono grossi dispiaceri.

Anche come famiglia, i Finzi Contini non erano gente per noi.

Lei ti piaceva tanto forse per questo, perché era superiore a noi socialmente, ma ti passerà. Ti passerà, e molto più presto di quanto tu non creda.

Un pochino ti invidio. Vedi, nella vita, se uno vuole capire, capire veramente, come stanno le cose di questo mondo, deve morire almeno una volta. E allora meglio morire da giovane, quando uno ha tanto tempo davanti a sé, per tirarsi su, e resuscitare. Capire da vecchi è molto più brutto, sai?

Tra qualche mese … ti sentirai più ricco, non so, più maturo.

– Speriamo!

Alberto è morto. Funerale tra e sirene dei bombardamenti. Giorgio li guarda all’entrata del cimitero.

Malnate è morto in Russia.

Arrestano Lattes mentre è al cinema. Lui scappa, ma lo prendono.

La polizia va dai Finzi Contini. Micol vestita di nero prepara la valigia e pensa a Alberto. la statuina cade e si rompe.
I poliziotti chiamano i Finzi Contini uno a uno, anche Alberto, che è morto da sei mesi.
Micol scende dalla ampia scala della villa, i domestici li guardano spaventati.

Portano la famiglia Finzi Contini a una scuola, dove ci sono anche gli altri ebrei. Separano la famiglia, Micol rimane con la nonna, che piange. Incontrano il signor Bassani. Giorgio è fuggito con la madre e la sorella.
– Dove ci porteranno?
Guardano Ferrara. Micol ricorda le partite a tennis spensierate con Alberto e gli amici, sul campo ora abbandonato.

Riguarda queste sequenze del film

https://www.youtube.com/watch?v=Do9tVMIAhSk&list=PLUKVDYex_2bdXyC7RDongASM9z2jriAHP l’inizio
https://www.youtube.com/watch?v=jKvXIAnPIzA Micol è partita
https://www.youtube.com/watch?v=l3nC5PBORfE L’espulsione dalla biblioteca
https://www.youtube.com/watch?v=tzDpIW-5TzA “I matrimoni misti sono proibiti”
https://www.youtube.com/watch?v=RW9BgMUUPj0 la manifestazione fascista
https://www.youtube.com/watch?v=goOKt4fIhB8 con Malnate, parlano delle “pene amorose” di Giorgio
https://www.youtube.com/watch?v=M0DURL8AMDo il funerale di Alberto
https://www.youtube.com/watch?v=WMihXwNU6f4&t=10s il distacco da Micol

Scrivi un commento per ogni sequenza.

I PRONOMI con Il giardino dei Finzi Contini
Rispondi alle domande, usando i pronomi semplici e doppi

1. I Finzi Contini giocavano molto a tennis?
2. Giorgio si è innamorato di Micol?
3. Micol si è accorta che piaceva a Giorgio?
4. Aveva molti libri?
5. Alberto si è abituata a stare in casa?
6. Alberto si lamenta di essere solo?
7. Alberto ha detto a Micol che stava male?
8. Si lamentava di essere malato?
9. Micol si preoccupa della salute di Alberto?
10. Micol ha fatto una telefonata a Alberto da Venezia?
11. Micol ha portato alla famiglia un bicchiere?
12. Micol ha mandato delle lettere a Giorgio da Venezia?
13. Il professor Finzi Contini ci teneva ai suoi libri?
14. Da un certo punto in poi Giorgio è costretto a evitare la villa di Micol?
15. Giorgio ha chiesto a Micol perché non lo voleva?
16. Micol ha spiegato i suoi motivi a Giorgio?
17. Giorgio ce la fa a stare lontano da Micol?
18. Giorgio parla a suo padre di Micol?
19. Malnate chiede a Giorgio di fare delle cose insieme?
20. Malnate dice a Giorgio che ha una relazione con Micol?
21. Micol si vergogna di avere una relazione con Malnate?
22. Si è pentita di aver mandato via Giorgio?
23. A Malnate è sempre piaciuta Micol?
24. E a Micol è sempre piaciuto Malnate?
25. La ragazza del tiro a segno si ricorda di Giorgio quando lo rivede?
26. Giorgio riflette sulla sua storia con Micol molti anni dopo?
27. Quanti figli hanno i signori Bassani?
28. Quanti figli hanno i signori Finzi Contini?
29. Ti piacerebbe leggere il romanzo sul giardino dei Finzi Contini?
30. Che personaggio ti è piaciuto di più?