IL NOME DEL FIGLIO
Regista: Francesca Archibugi
Durata del film: 96 minuti.
Esce in Italia il 22 gennaio 2015.
Genere: commedia
PERSONAGGI
Paolo Pontecorvo: vende case, è spiritoso (Alessandro Gassman) e
Simona Pontecorvo: è la moglie di Paolo, è scrittrice, autrice di un solo libro, un best-seller erotico (Micaela Ramazzotti) aspettano un bambino.
Betta Pontecorvo: è la sorella di Paolo, insegnante (Valeria Golino)
Sandro De Luca: è il marito di Betta, un raffinato scrittore e un professore universitario precario (Luigi Lo Cascio)
Scintilla e Pin: sono i figli di Betta e Paolo, osservano dalla loro stanza colorata, con un poster di Frida Kahlo.
Claudio: è l’amico d’infanzia di Paolo, un musicista eccentrico e estroverso. Tutti pensano che sia gay (Rocco Papaleo)
Leggi la biografia della regista del film e stabilisci se è vero o falso
La regista di questo film si chiama Francesca Archibugi.
È nata a Roma il 15 maggio 1960.
Nel 1976 Francesca ha sedici anni, è per strada. Un regista vede Francesca e le chiede di fare l’attrice.
Poi studia al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma.
A scuola incontra un musicista jazz, che adesso è suo marito, e scrive sempre la musica per i suoi film.
Francesca fa il suo primo film nel 1988, il film si chiama: Mignon è partita, e parla di adolescenti.
Nel 1993 fa un film che si chiama “Il grande cocomero”, la protagonista è una ragazza epilettica. Il film ha molto successo.
Nel 1995 fa il film “Con gli occhi chiusi”.
Nel 1998 fa un film che si chiama “L’albero delle pere” che parla di una madre e di un figlio.
Tutti i suoi film ricevono molti premi
1. Francesca Archibugi è di Milano. | V | F |
2. Francesca è nata il 5 maggio 1970. | V | F |
3. Un regista vede Francesca per strada e le chiede di fare l’attrice. | V | F |
4. Suo marito è un musicista jazz. | V | F |
5. Francesca studia medicina a Roma. | V | F |
6. Francesca fa il suo primo film nel 1988. | V | F |
7. Il suo primo film parla di adolescenti. | V | F |
8. Fa un film su una ragazza epilettica che si chiama “Il grande cocomero”. | V | F |
9. Il grande cocomero ha molto successo. | V | F |
10. Nel 1995 fa il film “Con gli occhi aperti”. | V | F |
11. Nel 1998 fa un film che si chiama “l’albero delle mele”. | V | F |
12. I suoi film ricevono molti premi. | V | F |
Ascolta la canzone del film. Metti i verbi al presente negli spazi
Telefonami tra vent’anni
di Lucio Dalla
Telefona tra vent’anni,
io adesso non so cosa dirti,
amore, non so risponderti
e non ho voglia di capirti.
Invece pensami tra vent’anni, pensami
io con la barba più bianca,
e una valigia in mano,
con la bici da corsa,
e gli occhiali da sole,
fermo in qualsiasi posto del mondo
chi sa dove,
tra miliardi miliardi di persone,
a bocca aperta senza parole,
nel vedere una mongolfiera
che si alza piano piano
e cancella dalla memoria
tutto quanto il passato,
anche le linee della mano,
mentre dall’alto un suono,
come un suono prolungato,
di un pensiero che è appena nato
si avvicina e scende giù.
Ah, io sarei uno stronzo
quello che guarda troppo la televisione!
Beh, qualche volta lo sono stato;
importante è avere in mano la situazione.
Non ti preoccupare,
di tempo per cambiare ce n’è.
Così ripensami tra vent’anni, ripensami,
vestito da torero,
una torta in mano,
l’orecchio puntato verso il cielo,
verso quel suono lontano lontano.
Ma ecco che si avvicina,
con un salto siamo nel duemila,
alle porte dell’universo,
importante è non arrivarci in fila,
ma tutti quanti in modo diverso,
ognuno con i suoi mezzi,
magari arrivando a pezzi,
su una vecchia bicicletta da corsa,
con gli occhiali da sole,
il cuore nella borsa.
Impara il numero a memoria,
poi riscrivilo sulla pelle,
se telefoni tra vent’anni
butta i numeri fra le stelle.
Dalle porte dell’universo,
un telefono suona ogni sera,
sotto un cielo di tutte le stelle
di un’inquietante primavera.